lgsp

joined 1 year ago
[–] [email protected] 0 points 10 hours ago

Oh right. Another good point!

[–] [email protected] 11 points 15 hours ago (2 children)

^ this: people always scared of being assaulted, never for a collision. Numbers speak clearly

[–] [email protected] 8 points 2 days ago* (last edited 2 days ago)

How many cars, how much they are driven and how they are driven, depend on urban development.

Urban development -> cars -> pollution

If you want less cars going around, design your cities to allow and incentivize people not to use them. See recent developments in Paris as an example:

https://www.nbcnews.com/science/environment/paris-olympics-city-reduce-air-pollution-rcna153470

 

The timing of exposure appears crucial, with heightened vulnerability during prenatal development and early childhood when critical neurodevelopmental processes occur.

The research suggests that individuals with genetic predisposition to ASD may be more vulnerable to the harmful effects of air pollution exposure

The implications extend beyond individual health to public policy. How might cities need to adapt their urban planning to protect vulnerable populations? What role could air quality monitoring play in prenatal care?

Actually I don't see why anything would be done to orevent development of autism, when not much was done for all the already known damage that actual urban development cause

Link to the actual article:

[–] [email protected] 15 points 2 days ago

I think this is good practice from repair people: my motorbike mechanic would always keep the old parts when replacing them, to show me the status when I was taking the motorbike back. It's a sort of transparency move that I actually appreciate.

And moreover, the old part is still yours, so it makes sense to give it back to you, unless you explicitly say otherwise

[–] [email protected] 7 points 3 days ago (1 children)

You mean they don't repair the plastoc covers?

 

A few weeks ago, I sent my 1985 Swiss Army Knife back to Victorinox for a broken blade replacement.

It came back today, fully repaired, cleaned, polished, lubricated and in a new box.

Total cost: £10 + return postage.

They sent the knife back with an invoice. I didn't have to pay a penny before the job was done.

A product that's been out of production for almost 40 years, repaired at very little cost by the original manufacturer.

I'm stunned. Happy, impressed, grateful and stunned.

I have at least a couple of victorinox Swiss army knives, I will keep this in mind!

 

Scrivo questo post per riassumere un po' di informazioni su Bluesky, sul suo modello di federazione e su perché è a rischio di diventare merda.

La fonte principale è l'articolo (link principale del post) in cui Cory Doctorow (riassumendo) dice che, anche se Jay Graber, CEO di Bluesky, dà la sua parola sul fatto che non voler immerdificare Bluesky, questa non basta.

E, anche se l'entrata di venture capital in Bluesky può sembrare un cattivo segno, non è di per sé indice di immerdificazione imminente:

https://fediversereport.com/on-bluesky-and-enshittification/

E allora perché Bluesky è a rischio? La risposta di Cory Doctorow, che condivido, è che l'unico modo per evitare la decadenza di un servizio è che il costo di peggiorare sia troppo alto per chi lo decide. Ovvero deve essere possibile per gli utenti cambiare il provider del servizio (il social network Bluesky) senza perdere la possibilità offerte dal servizio (lista contatti, possibilità di postare, leggere e farsi leggere). La soluzione si chiama interoperabilità.

Ma Bluesky non è federato? In teoria sì, con un modello tecnico di federazione che permette di separare i dati dalla comunicazione. E qui sta il problema: anche se i dati sono già su tanti server diversi, c'è solo UN server Bluesky che permette la comunicazione tra utenti. E, chissà come, ancora non c'è la possibilità di farne altri.

Consiglio in proposito di dare un'occhiata a questo thread:

https://neuromatch.social/@jonny/113365406995624763

in cui @[email protected] spiega come sia impossibile al momento creare un server Bluesky separato da quello principale, ma da cui è possibile comunicare con gli utenti che vi risiedono.

Per concludere, mi rifaccio ancora a Cory Doctorow: non dedicherò mai più la mia energia e il mio tempo a piattaforme che non mi garantiscano tecnicamente la possibilità di andarmene senza dover rinunciare ai miei collegamenti che mi sono creato sulla piattaforma stessa.

Ho chiuso il mio account Twitter, e non produco più contenuti per Facebook (che devo tenere per il valore informativo locale) e Reddit (che sto pianificando di chiudere).

W il Fediverso, quello vero, con la sua anarchia e la sua ineguagliabile ed infinita rete di collegamenti. Anche se, caso peggiore possibile, chiude un server senza darmi la possibilità di migrare, posso sempre rientrare da un'altra parte.

Cosa ne pensate?

[–] [email protected] 3 points 3 weeks ago (2 children)

I guess that the same number of cells also dies in the same period!

[–] [email protected] 1 points 3 weeks ago (1 children)

Devo dire che il video mi ha lasciato un po' così: mi aspettavo molte più esplosioni e azione, invece sembra tutto così piccolo...

 

This is really a big step in my opinion, as language choices can shape opinions, as the article states "a ‘significant step forward’ in recognizing the preventable nature of road collisions."

[–] [email protected] 1 points 3 weeks ago (1 children)

This is a good point. What conversion kit did you use?

[–] [email protected] 4 points 1 month ago

La multa è stata annullata, dai carabinieri stessi. Ecco quanto senso aveva

https://sociale.network/@Pare/113321257873690655

[–] [email protected] 2 points 1 month ago

Honestly Milan is not really bike friendly (even if sloooowly getting better), that's why we need this kind of demonstrations

[–] [email protected] 6 points 1 month ago (3 children)

The additional complexity and manteinance needed by ebikes is the major factor that scares me, more than price.

I want to do as little manteinance to my bike as possible, to be able to do it on my own, and ebikes don't look like something that would allow me to do so, at the moment

[–] [email protected] 1 points 1 month ago

Ciao, confermo il mio supporto!

 

Da abbonato de ilPost non posso che essere contento che un altro giornalista eccellente passi a quello che considero uno dei pochi esempi positivi di giornalismo in Italia.

Significativo che succeda a pochi giorni dal cambio di direttore di Repubblica, la cui decadenza è continua e conclamata.

 

Yesterday in Milan there was the MilleMilaBici (could be translated with "thousand and thousand bikes") event. It was a beautiful show.

For once the streets were for people, silent, no pollution, no fight for space.

crossposted from: https://mastodon.uno/users/rivoluzioneurbanamobilita/statuses/113264498677362428

 

Quando ho fatto recentemente la dichiarazione dei redditi (lo so, sono in ritardo), ho fatto il backup di tutti gli scontrini e fatture mediche del 2023. Ho usato quest'app, OSS document scanner, ed è veramente pratica e veloce:

  • riconosce automaticamente i contorni del documento abbastanza bene, permettendo comunque di correggerli
  • permette di scansionare più pagine di fila senza interruzioni rendendo l'operazione veloce
  • permette di applicare diversi filtri, tra cui uso sempre il "white paper" visto che funziona benissimo
  • esportazione in pdf

Se avete necessità, tenetela sul cellulare. Ovviamente non condivide i dati con nessuno, e tutto è salvato solo in locale di default.

E' anche sicuramente la miglior app open source di questo tipo che abbia mai provato

 

So this week is the European Mobolity Week. This year the topic is sharing of public space, but in this community it's all about bike commuting!

How is your commute?

Mine is pure urban area (Milan, Italy), 12 km, some 50% on cycle lanes/path, the rest in the traffic.

 

This internet ad states "on a 65 year journey, together. It's time to celebrate" and the added line states "with a deceive"

The same ad below shows the real proportion of the 2 cars

crossposted from: https://mastodon.uno/users/rivoluzioneurbanamobilita/statuses/113117293560455785

 

Nei pressi del porto di Otranto c'è questa opera bellissima e terribile che ci ricorda quanto sia sbagliato usare la violenza dei respingimenti come politica di immigrazione.

Non erano africani o asiatici in questo caso, ma i vicini albanesi. A pensarci adesso, con quanti vivono in Italia senza che ci facciamo neanche caso, fa stare male

Riporto qui il testo dei pannelli che spiegano la vicenda di cronaca e la conseguente nascita dell'opera. Se siete da queste parti vale la pena passarci.

L'affondamento della Katër I Radës nelle acque del canale d'Otranto è passata alla storia come la strage del "venerdì santo".

Era il 28 marzo del 1997 quando, dopo una collisione con una nave della Marina Militare Italiana, impegnata in azioni di respingimento del fenomeno migratorio, la motovedetta albanese Katër I Radës affondava con a bordo oltre cento persone provenienti per lo più dalla città di Valona e dall'Albania Meridionale in fuga dalla guerra civile.

Morivano in mare ottantuno persone, soprattutto donne e bambini, inaugurando così la triste sequela di morti e dispersi che contraddistingue la storia recente e la cronaca del Mar Mediterraneo.

Per volontà dell'autorità giudiziaria e dietro la spinta dei parenti dei naufraghi, la Katër I Radës viene riportata in superficie per consentire il recupero dei corpi dei migranti e lo svolgimento delle indagini. Dopo quattordici anni, a conclusione del processo, viene decretata la demolizione del relitto.

L'Amministrazione Comunale di Otranto, raccogliendo l'appello delle organizzazioni di volontariato e dei liberi cittadini. chiede ed ottiene l'affidamento dell'imbarcazione con l'intento di trasformarla in un memoriale dedicato alle vittime del mare durante le migrazioni. Da qui riparte l'incredibile viaggio della Katër | Radës verso il suo definitivo approdo: Otranto e il suo porto millenario simbolo di accoglienza e solidarietà tra i popoli.

Ma come trasformare un naufragio in un segno di rinascita?

Lo scultore greco Costas Varotsos ha accettato la sfida di intervenire con la sua arte sul relitto della motovedetta albanese. Da greco vede nel naufragio della Katër, oltre che il compimento di un tragico destino umano, il segno del naufragio di una civiltà, quella europea contemporanea che ha disperso i valori dell'eredità classica. di pietà e umanità. Nello stesso tempo egli coglie nella tragedia contemporanea, che il Mediterraneo inscena quotidianamente sotto gli occhi di quella parte di umanità impotente. il segno di una ripartenza.

"L'Approdo. Opera all'Umanità Migrante". prima ancora di un monumento, prima di una scultura è un percorso di risarcimento culturale e morale, di presa di coscienza della comunità di Otranto, della sua vocazione all'accoglienza, della sua apertura verso l'altro, del suo rapporto con il mare. La storia della Katër I Radës viene così assunta a simbolo delle migrazioni di tutti i tempi e di tutte le latitudini, a gli approdi, di simbolo di tutti tutte le terre promesse. Un luogo in cui fermarsi. riflettere e magari, attraverso l'arte, provare a fare i conti prima di tutto con la propria coscienza di rappresentanti di quel nord del mondo paralizzato dalla paura di perdere quel poco o molto che si è conquistato ed incapace di fermare quel "nuovo olocausto" che ogni giorno si consuma nel Mare Mediterraneo.

 

For a period of three hours, it featured no loud noises nor rapid flashing lights so that people living with a variety of mental well-being disabilities, such as anxiety, could also enjoy the event.

I see this as a very welcome thing for this community!

 

Ho letto l'articolo senza aspettarmi molto, e invece è estremamente interessante, ricco di curiosità, e scorre. Complimenti ad ilPost!

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