Questa volta è stata la maggioranza del Consiglio di Agcom a votare “no”. Avevo proposto di sospendere perlomeno temporaneamente l’attività della piattaforma #piracyshield, oggetto di numerosi malfunzionamenti nei mesi passati e sabato scorso dI nuovo al centro delle polemiche per l’accidentale blocco di Google Drive, cui numerosi utenti non hanno potuto accedere per ore.
A dirla tutta, ho preso le distanze dall’iniziativa fin dal suo esordio quasi due anni fa, tra le reazioni spesso virulente dei colleghi, esprimendo voto contrario in tutti i passaggi. Per ragioni di #metodo e di #merito: ad esempio l’ambiguità della donazione della piattaforma ad Agcom da parte della #LegaCalcio che è parte in causa essendo tra i pochissimi soggetti legittimati alle segnalazioni; i tempi davvero frettolosi con cu il Consiglio ne ha deliberato l’adozione; la totale mancanza di #trasparenza nell’attribuzione delle consulenze esterne sulla bontà dell’iniziativa; la resistenza a fare una ricognizione di soluzioni alternative disponibili sul #mercato; i rimedi incerti e tardivi con cui si è cercato vanamente di risolvere i continui problemi; la consueta fuoriuscita di notizie sensibili a procedimenti in corso che accompagna ormai tutte le decisioni più importanti di questa consiliatura, peraltro nell’inerzia più totale di chi la #riservatezza dovrebbe assicurare.
Intendiamoci: la lotta alla #pirateria è cruciale, e un margine di errore nella realizzazione di una piattaforma così, peraltro imposta ad Agcom dalla Legge, è da mettere in conto. Infatti non sono mancati gli alert da parte degli #operatori. Ma Piracy Shield, per com’è oggi, non riesce nell’obiettivo e comporta rischi semplicemente non sostenibili, per le #aziende e per gli #utenti.
Ho comunque votato in accordo con la maggioranza del Consiglio a favore della diffida a DAZN: il malfunzionamento della piattaforma non può giustificare segnalazioni non corrette
.
@volpe_antonio ricordiamo che anche @valori è nel Fediverso