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MODERATOR OF
[–] [email protected] 2 points 1 year ago

Io penso di avere una propensione al rischio medio-alta quindi mi sono creato un fondo di emergenza per coprire 6 mesi di spese super basilari (affitto + cibo, circa 5k€) senza considerare quelle accessorie (benzina, salute, mangiare fuori, servizi in abbonamento, ecc). Penso che sia un buon compromesso tra avere un cuscinetto per spese grosse e davvero impreviste (non considero tra queste la perdita del lavoro, per fortuna) e il tenere a "marcire" una parte di capitale che renderà inevitabilmente molto meno del resto degli investimenti

 

Da giovedì 15 giugno sono disponibili nell'area personale di Degiro i documenti utili alla dichiarazione dei redditi riferiti al 2022. Come di consueto si possono scaricare il foglio con il fac-simile delle pagine aggiuntive da inserire in dichiarazione dei redditi, e i fogli con le tabelline e i calcoli effettuati per arrivare ai dati finali.

Io ho aperto il conto nel 2022 e quindi questo è il primo anno in cui devo dichiararlo, sapendo degli scivoloni avuti negli anni scorsi spero che questa volta non ci siano sorprese e che sia un "buona la prima". Poi, come penso per molti altri, la mia situazione di investimenti su Degiro è solo acquisto di quote ETF, quindi eventualmente calcoli abbastanza semplici da poter essere controllati manualmente.

Che ne pensate? Avete già scaricato i documenti? Qualche appassionato che si è messo a controllare con rigore i calcoli ha notato quLcosa di strano? PS: Buona dichiarazione dei redditi a tutti!

 

Disponibile da oggi la nuova banca del gruppo ISP in cui si opera solo tramite smartphone (anche l'iscrizione si fa direttamente in app) e senza sedi fisiche, una banca improntata al digitale e alle generazioni sempre online e orientata al mercato retail (cioè le persone fisiche senza grandi patrimoni). Nelle parole degli amministratori il modo per "anticipare la minaccia fintech", mentre questa mattina durante la presentazione si è parlato molto di "fintechizzare" (sic) Intesa Sanpaolo tramite isybank. Nella presentazione tante buzzword (ESG, PNRR, trasformazione digitale, inclusività, lavoro ibrido, cloud) e un carosello di soluzioni normalissime presentate come innovazioni all'avanguardia: "grazie al digitale i clienti potranno operare da qualunque parte del mondo e all'orario che preferiscono", "i nostri talenti di IT e business lavorano insieme", "possibilità di lavorare a distanza, sia negli spazi fisici condivisi ma anche nelle stanze virtuali". Ultimo punto che vorrei condividere sono i prezzi dei diversi contratti: piano "lite" gratuito, piano "smart" a 3,90€/mese e piano "prime" a 9,90€/mese, dove il piano più costoso include funzionalità e servizi che personalmente reputo il minimo sindacale per valutare l'apertura di un conto, ma che molti competitor offrono gratuitamente con il conto base. Purtroppo da quel che vedo nessuna possibilità di azzerare i costi dei piani.

Insomma, personalmente vedo questa neonata isybank come un'occasione sprecata per essere, nelle parole dei manager e di chi mastica business, veramente disruptive. Se proprio volete Intesa Sanpaolo, considerate il conto XME completamente gratuito fino a 40 anni con la Carta Giovani Nazionale (gratuito fino ai 35 se non ce l'avete).

Voi cosa ne pensate?

 

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Buone finanze!