Audizione del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Prof. Pasquale Stanzione in merito alla gestione dei dati dei contatori legati alle utenze del servizio elettrico
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"andrebbero definiti i limiti di ordine oggettivo e soggettivo dell’accesso al Portale, specificando, sotto il primo profilo, il novero delle “terze parti” abilitate a fruire della messa a disposizione dei dati di consumo dei clienti finali, nonché, sotto il secondo, le tipologie di dati “relativi all'immissione” e al “prelievo” di energia elettrica e al prelievo di gas naturale. Il Portale consumi contiene, infatti, una molteplicità di dati personali (es. dati anagrafici, POD e PDR, pratiche di switching, dati contrattuali, ecc.) la cui ampia disponibilità, da parte di soggetti diversi dall’interessato, potrebbe determinare implicazioni importanti sulla riservatezza (si pensi al fenomeno diffuso dell’attivazione fraudolenta di utenze nel mercato libero dell’energia). Andrebbero, inoltre, più dettagliatamente individuate le finalità dell’accesso, con una formulazione più circoscritta rispetto a quella relativa al confronto tra “offerte comparabili” o “all’erogazione di servizi da parte dei predetti soggetti terzi”, di per sé inadeguata a escludere scopi ulteriori (es. profilazione dei clienti, elaborazione di dati statistici, etc.) rispetto a quelli più strettamente connessi alla valutazione dell’impronta energetica del cliente finale o del confronto di offerte comparabili perseguite dalla normativa (v. in merito anche le direttive nn. 2019/944/UE e 2012/27/UE).
L’ampliamento delle possibilità di accesso ai dati di consumo degli utenti finali da parte di terzi imporrebbe, infatti, proprio per le sue possibili implicazioni, una valutazione più analitica dell’opportunità di ridefinire il ruolo del Portale consumi all’interno del Sistema informativo integrato, secondo un congruo bilanciamento tra l’interesse alla promozione dell’efficienza energetica e il diritto alla protezione dei dati personali."
Il comunicato completo