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Benvenuti tutti su c/cammini! La community per le camminate, il trekking ed i consigli su di essi!

Il regolamento è il seguente:

  1. Rispetto e cordialità sempre
  2. Niente pubblicità
  3. Niente spam
  4. Evitare di andare fuori tema

La wiki della community: https://github.com/eat-your-glory/feddit-cammini/wiki

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Se avete domande o volete parlare della community con noi, i moderatori, per favore rispondete a questo post, oppure mandateci dei dm.

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Passeggiata da Sangiano (VA) al Santuario di San Clemente.

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Challand Art (cdn.masto.host)
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Challand Art

@cammini

Durante la mia vacanza in Val d'Aosta ho trovato questo percorso, davvero molto bello soprattutto se vi piace la land art.

"Challand Art è un sentiero artistico immerso nei boschi di “Ville”, a ridosso della Riserva Naturale Integrale del Lago di Villa, nel Comune di Challand Saint Victor."

Verso la fine ho trovato tre opere non segnalate in un sentiero diverso (non ricordo il numero) ma la prima è ben visibile quindi non potete sbagliare.

http://challandart.altervista.org/

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Una bella gita tranquilla, di circa un'ora per la salita, per godersi il panorama facendo un pic-nic improvvisato (o no, dipende dall'organizzazione e dalla fame 😁). Ho fatto solo la prima parte di quello descritto nell'articolo, appunto da Civate a San Pietro al Monte.

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Link AMP, se ne avete uno migliore scrivetelo pure.

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Inaugurazione a parte, il sentiero non è ancora completo.

Sono state individuate alcune delle tappe che lo comporranno, ma non tutte. Sembra comunque molto bello.

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Approfitto di questa notizia per dire che, deragliamento a parte, quello del trenino rosso è un ottimo strumento per visitare il passo del Bernina.

Si può usare il treno per muoversi di qua e di là e fare ottimo trekking tra le fermate più o meno lungo tutto il percorso.

Ci sono stato di recente: se avete domande o logistiche scrivete nei commenti.

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L’Alta Via della Grande Guerra è un itinerario di circa 200 km che collega da ovest a est i quattro sacrari militari, simboli della Provincia di Vicenza; dal Sacrario Militare del Pasubio ci conduce attraverso le montagne vicentine al Sacrario del Cimone, poi al Leiten ad Asiago e infine al Sacrario del Grappa.

Luoghi che trasudano storia e molto ricchi di testimonianze; da percorrere con consapevolezza e rispetto.

Sul sito ufficiale trovate info più approfondite.

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Questo post è stato ripubblicato qui con il permesso dell’autore, per salvare le informazioni che contiene.

Puoi trovare il thread originale, che risale ad aprile 2022, a questo link.


La Via Flavia è un cammino di 100 km o poco più, il cui percorso originale porta da Muggia (vicino al confine con la Slovenia) ad Aquileia, passando per Grado.

Non è tra i cammini più conosciuti, ma si trovano comunque molti siti che lo descrivono, pagine facebook e libri/guide. Vi lascio questo link: non perché sia il più completo, ma perché in 10 secondi capite il percorso.

Noi avevamo 3 notti a disposizione, e logisticamente ci faceva comodo partire da Cervignano (dove abbiamo lasciato la macchina) ed arrivare fino a Trieste. Da lì c'è più o meno un treno ogni mezz'ora che torna a Cervignano.

Organizzando in questo modo il percorso vengono 4 tappe accettabili (quello blu è il percorso standard). Nel gruppo c'erano bambini, per cui non c'è niente di irrealizzabile. In tutto abbiamo fatto una decina di km in autobus, ma più per evitare parti "noiose" ed avere più tempo da dedicare, ad esempio, a visitare Trieste.

Cose importanti che mi vengono in mente:

  • Il ponte di Grado è la parte peggiore del percorso. Quasi 5 km in una pista ciclabile ininterrotta. Una o forse due panchine in tutto il ponte, zero ombra o riparo, macchine che ti sfrecciano accanto e ciclisti che vengono infastiditi dal tuo camminare a bordo pista.
  • Monfalcone è una città che ha i suoi problemi e magari qualcuno vi dirà di evitarla. Per me è stata invece una tappa molto interessante, perché un cammino si fa anche per conoscere le cose. E non ho trovato tutta la desolazione che mi era stata annunciata, anzi. Inoltre, ho avuto la fortuna di capitare in un ottimo albergo (Nuovo Albergo Operai, se può essere utile a qualcuno).
  • Comprare i biglietti degli autobus è sempre un'impresa. Finirete per montare a bordo, chiedere all'autista (che non ve li può vendere) e scendere alla prima fermata incrociando le dita. E per capire gli orari serve un corso accelerato di sigle e codici. E' un po' più facile nei dintorni di Trieste, perché si possono comprare con un SMS (ovviamente non è scritto nelle fermate, lo si scopre nei meandri del sito.... e non funziona con tutti gli operatori).
  • La segnaletica è ottima da Trieste a Monfalcone, e invisibile (almeno per noi) da Monfalcone ad Aquileia. Non che sia un problema particolare, nell'epoca dei GPX, ma insomma tenete conto.

Mi è piaciuto? Sì, è stato un bel cammino, che consiglierei anche a chi è alle prime armi, dato il tipo di terreno e dislivello. Magari facendo tappe un po' più brevi, se non avete ancora i 20 km nelle gambe.

Abbiamo visto i caprioli e camminato vicino ai campi di colza in fiore. Siamo rimasti interdetti dall'idea di ricavare un residence per pochi ricchi in un'insenatura così bella, abbiamo cercato l'inquadratura giusta per il castello di Miramare. E contato le meduse.

Bene, se lo avete fatto anche voi e volete raccontare qualcosa, o state pensando di farlo e avete domande o curiosità, qui c'è il thread apposta.

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Qualcuno la usa o l'ha provata? Dovremmo usarla tutti?

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Ho terminato da poco il Giro del Monte Bianco (TMB). Bellissimo trekking di 170 km che ho percorso in 11 giorni. Molte occasioni per usare la tenda e parecchi rifugi.

Le varianti a un percorso classico non mancano. Molte delle tappe, se non tutte offrono paesaggi bellissimi e incontri frequenti con marmotte e stambecchi.

A spanne (per gli incontri che ho fatto), direi che un 70% della gente sui sentieri è francese, poi con mia sorpresa, ho scoperto un grandissimo numero di gente dagli USA, sempre a spanne un 20% e il restante 10% di altre nazionalità: portoghesi, spagnoli, indiani, coreani, tedeschi, svedesi ecc...

Italiani pochissimi, ne ho incontrati e conosciuti 4 in tutto! Mi chiedo come mai un trekking molto bello come il TMB non sia popolare tra gli italiani, considerando che si sviluppa tra Francia, Italia e Svizzera!

Come dicevo prima, occasioni per dormire in tenda (quindi risparmiando sui costi dei rifugi) ce ne sono parecchie: praticamente ovunque a parte nella sezione Italiana, dove è proibito sotto i 2500 metri di altitudine, in Francia e in Svizzera il campeggio ha regole molto più rilassate ed permesso ovunque.

È una impressione mia o il Giro del Monte Bianco è un po' snobbato dagli italiani?

Se si, come mai?

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Vi racconto il giro che abbiamo fatto oggi: magari qualcuno si lascia ispirare e vuole andarci, o ci è già stato e ha storie da raccontare!

Quello nella foto è il bivacco Toffolon: ospita 9 persone, ed è subito sotto il Messer. E' sicuramente l'oggetto che spicca di più nel percorso, per cui l'ho scelto come protagonista.

Se volete avere un'idea del giro, questa foto dovrebbe renderla bene:

percorso

Si parte dall'agriturismo Pian Formosa, in Alpago, parcheggio molto comodo... e ottimo posto per mangiare qualcosa al rientro dall'escursione (prezzi ottimi, dolci notevoli). Si sale di circa 1000 metri fino al bivacco, e un centinaio o poco più per raggiungere la cima.

Da lì il panorama sulle dolomiti è molto ampio: si vede addirittura il campanile della Val Montanaia (che vorrei andare a trovare di persona a breve)

Per chi volesse una descrizione più completa del percorso, suggerisco questo link. E qui c'è il GPX.

Ultima cosa: si può anche fare un giro ad anello, allungando per la forcella Antander e scendendo giù. Su openstreetmap il sentiero è visibile.

Ed ecco il Messer!

Messer

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Il giro di oggi parte da Meride (Ticino - Svizzera) per arrivare alla cima del Monte San Giorgio che è Patrimonio UNESCO.

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Il sentiero del Viandante è un percorso escursionistico costituito in gran parte da sentieri e mulattiere che fiancheggia il lato orientale del lago di Como e continua poi in Valtellina, partendo da Lecco e terminando a Morbegno. Il tragitto completo è lungo circa 75 km e viene solitamente percorso a tappe. (Fonte Wikipedia)

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Cammino di Sant'Agostino (www.in-lombardia.it)
submitted 1 year ago* (last edited 1 year ago) by [email protected] to c/[email protected]

Questo percorso mi ha sempre intrigato ma è assolutamente al di sopra delle mie possibilità 😅😅😅

Il percorso inoltre tocca tre località lombarde coinvolte con la figura di Agostino da Ippona: Rus Cassiciacum (oggi Cassago Brianza, luogo della sua conversione), Milano (la città capitale imperiale, luogo del battesimo) e Pavia, ove si trovano le reliquie del Santo.

È legato alla figura di Agostino d’Ippona, vissuto fra il IV e il V secolo, filosofo, vescovo e teologo cristiano, autore delle Confessioni, opera che ha attraversato i secoli per la sua modernità sul tema del rapporto fra libertà dell’uomo e grazia divina.

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Questo post è stato ripubblicato qui con il permesso dell’autore, per salvare le informazioni che contiene.

Puoi trovare il thread originale, che risale a giugno 2022, a questo link.


Appena rientrato dal Cammino Primitivo di Santiago, 332km di camminata, da Oviedo a Santiago de Compostela, più altri fatti per andare a cena la sera o a visitare le (poche) città sul percorso.

Come mi aspettavo è un cammino impegnativo, con tanto dislivello (alla fine poco meno di 9.000 mt), soprattutto nella prima parte, quella Asturiana, ma anche bellissimo da un punto di vista paesaggistico. Le montagne delle Asturie sono verdissime anche in estate e le tappe si svolgono in gran parte in boschi o sentieri naturali. Quando si arriva in Galizia lo scenario cambia ed aumenta la quantità di asfalto da percorrere, come ci si può aspettare durante un cammino, ma comunque non è mai eccessiva.

Il clima è stato benevolo, pioggia solo due giorni, ma uno di questi è stato il giorno in cui ho percorso la Ruta des Hospitales, che è considerata la tappa più scenografica. Io la ricorderò come la tappa più dura dell'intero cammino, avendola fatta tutta sotto alla pioggia e con un freddo vento forte. La nebbia, o meglio le nuvole, hanno impedito quasi per tutto il giorno di godere del paesaggio, ma rimarrà comunque un ricordo indelebile.

Fare il Primitivo è una scelta ben precisa. Significa camminare quasi sempre da soli, o giusto con il tuo gruppo, perchè sono pochi i pellegrini/viandanti che lo scelgono. In genere ci si ritrova con gli amici del percorso a fine tappa, perchè gli albergues non sono molti e ancora meno sono i posti per mangiare. Quando il Primitivo si fonde con il Francese, a Melide, dopo 11 giorni di quasi totale tranquillità, ho avuto un forte impatto emotivo nell'entrare in ristoranti stracolmi di gente. Ed è stato interessante vedere quanti tipi diversi di camminatori si potevano incontrare, da quelli di lungo chilometraggio (tutto il Francese oppure quelli che uniscono il Norte al Primitivo) a quelli che fanno gli ultimi 100km da Sarria o da Lugo per ottenere la Compostela. Tutti con uguale entusiasmo e dignità, anche se ovviamente un po' di orgoglio trapela tra chi ha fatto grandi sforzi.

Mangiare sul Primitivo è facile e goloso. Le porzioni asturiane, che sia Fabada (buonissima) o l'onnipresente Tortilla, sono sempre enormi, e anche molto economiche. Al passaggio in Galizia, mentre rimane la bontà (ovviamente il Pulpo e i Pimentos del Padron si trovano ovunque), si alzano i prezzi via via che ci si avvicina a Santiago. Si perde presto il conto di quante birre si fanno fuori, Mahou o Estrella che sia!

Arrivare a Santiago è un'esperienza che immagino diversa per ciascuno, in ragione delle proprie motivazioni e credenze. Per me, da ateo materialista, è stato il raggiungimento di una meta stabilita circa un anno fa, la dimostrazione di poter uscire dalla mia comfort-zone, e di aver pianificato tutto con estrema precisione, tanto da aver usato praticamente tutto quello che avevo nello zaino e, soprattutto, da non avere avuto alcun problema fisico. Neanche una vescica, neanche un dolore alle ginocchia. A 56 anni, per me è questo il risultato maggiore.

E... ora?

Traccia GPS: Camino Primitivo de Santiago 2022

https://preview.redd.it/bcepf6nwqpa91.jpg?width=3492&format=pjpg&auto=webp&v=enabled&s=32c366e0f764bc847f737513f3fc9485e273a1b5

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Greenway del Lago di Como (greenwaylagodicomo.com)
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Greenway Lago di Como: imperdibile passeggiata di 11,2 km sulla sponda occidentale del Lago, alla scoperta di antichi borghi, chiese, ville e giardini.

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Ho visto questo articolo e pensato che fosse utile segnalare che il percorso è interamente percorribile.

Anzi, se qualcuno c'è stato dopo l'alluvione, com'è?

(nei prossimi giorni recupero qualche esperienza da chi lo ha fatto in passato e descritto su reddit... anche io l'ho fatto, se qualcuno ha domande rispondo volentieri!)

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Ok, sono un po' fuori tema rispetto all'escursionismo, ma ho visto questo articolo e ho pensato che qualcuno che passa per il Cadore per una giornata in montagna magari vuole farci un salto.

Ho messo il link AMP perché mi esce con meno pubblicità e paywall, ma se c'è un link migliore mettetelo pure tra i commenti.

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Se ancora non seguite @cammini la nuova community gestita da @Casiraghi sulle #camminate, il #trekking e tutti i consigli sui sentieri a piedi, sbrigatevi a farlo perché la strada è lunga!... 😅

https://feddit.it/c/cammini

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Vorrei segnalare il trend che sta diventando sempre più comune: il giornale, o il sito di turno, che approfitta di una disgrazia per pontificare sui pericoli del trekking.

L'altro giorno leggevo questo articolo in cui una rifugista si lamentava della qualità tecnica dei suoi ospiti.

Sempre più gente cerca di passare il tempo libero facendo cose belle all'aperto. È giusto fare sensibilizzazione sui pericoli, ma facciamolo con l'obiettivo di formare, non di lamentarci.

A volte i rifugi non hanno nemmeno un sito internet, per dire: se vogliamo che le persone siano preparate ed informate, bisogna investire per prepararle ed informarle. Altrimenti saranno dei pionieri, e come tali soggetti al rischio di sorprese.

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Questo post è stato ripubblicato qui con il permesso dell'autore, per salvare le informazioni che contiene.

Puoi trovare il thread originale, che risale a luglio 2022, a questo link.


Giusto per descriverlo un attimo, per chi non lo conosce: si parte da Madonna di Campiglio e si arriva a Trento.

Sono poco più di 100 km, da fare in 4, 5 o 6 giorni, a seconda di come si preferisce suddividere le tappe.

Data l'altimetria diversa tra partenza e arrivo si affrontano molti km in discesa: c'è comunque molto dislivello in salita da considerare, dato che sarà necessario passare in continuazione da una valle all'altra.

Qui c'è il sito ufficiale, con tutte le info e i tracciati gpx da scaricare. Tracciati, plurale, perché il Cammino è diviso in "San Vili alto " e "Sal Vili basso": il percorso è sovrapponibile, tranne per alcune varianti che, nel primo caso, portano a passare più boschi e saltare qualche paesino a fondo valle.

Come l'abbiamo percorso noi

Abbiamo lasciato la macchina a Trento, vicino alla stazione degli autobus. C'è una corsa per Madonna di Campiglio circa ogni ora, e in due ore si arriva su. Molto comodo, con l'unico difetto che una parte del percorso viene "spoilerata". E vabbé.

Abbiamo dormito vicino alla partenza e il mattino dopo ci siamo alzati e abbiamo percorso poco più di 40km, fino ad arrivare a Saone. Curiosità: letteralmente alla prima uscita dall'asfalto abbiamo trovato strada sbarrata (stanno rifacendo una fognatura). Non è più successo per tutto il resto del percorso, ma in quel momento, con 40km da fare, abbiamo temuto il peggio.

E' stata una tappa lunga: siamo arrivati verso le 7 di sera. E' però tutta a fondovalle o quasi, per cui non ci sono dislivelli significativi da affrontare. Ci sono anche dei piccoli tratti di bosco, ma il concetto generale è più o meno questo.

Seconda tappa: da Saone a San Lorenzo Dorsino. Il percorso prevede un salitone subito dopo Saone, per scendere subito dopo nello stesso versante. Ci siamo guardati in faccia, abbiamo preso in considerazione i 40 km del giorno prima e i circa 25 (con oltre 1000 metri di dislivello) previsti per quel giorno, e abbiamo deciso di stare nella ciclabile giù a valle. Avremmo avuto modo di fare boschi e montagne nel pomeriggio. E infatti così è stato.

Il percorso non lo prevedrebbe, ma noi abbiamo deciso di passare a San Lorenzo e dormirci pure, per vari motivi che spiego meglio più avanti. E per la vista dal terrazzo dell'hotel.

Terza tappa: San Lorenzo - Terlago. Sempre 25 km, poco meno di 1000 metri di dislivello. Fin qui abbiamo sempre percorso il cammino basso, ma in questa tappa abbiamo scelto quello alto. E' stata sicuramente la tappa più bella, con un sacco di potenziali cartoline da piccoli paesini. Scorci incantevoli tra un bosco e l'altro. Ancora paesini. E ha pure piovuto. E, ahimè, dato che l'intera giornata è passata tra un bosco e l'altro, la sera in albergo l'abbiamo passata a tirarci via zecche.

Menzione d'onore però all'abergo, l'hotel Lillà. Che è fuori dal percorso, per cui serve deviare per arrivarci, ma ha una colazione incredibile. Nettamente la migliore che abbiamo trovato sul percorso.

L'ultimo giorno poi abbiamo raggiunto Trento. Abbiamo tagliato via una parte di salita dal percorso previsto, quella che portava ai laghi di Lamar. Business decision, per poter passare qualche ora in più a Trento a goderci un gelato in piazza. Sono venuti fuori comunque 15 km circa, e la discesa che porta in città è davvero lunga: rischiare guai alle ginocchia proprio l'ultimo giorno non ci convinceva, per cui l'abbiamo affrontata con più ore a disposizione.

Consiglio di fare questo cammino perché:

Si trova acqua ovunque, è fresca e buonissima, e quindi si riduce di molto il peso nello zaino

Salvo eventi meteo particolari, è un cammino molto fresco, e si può fare anche in piena estate

Si sta molto nel bosco: può essere un primo assaggio di montagna anche per chi è poco pratico

Dura il giusto: 100 km sono davvero una distanza gestibile

E' segnato molto bene (anche se un gpx è utile, sempre). Curiosità: spesso trovi un bivio e non è indicata la direzione da prendere: vai a naso, e immancabilmente trovi pochi metri più avanti un simboletto SV. Come a dire "bravo, hai indovinato!".

Lo sconsiglio perché:

Ci sono davvero poche strutture di appoggio (zero proprio, in alcune parti del percorso). Per di più, se si va in estate, un buona parte richiede un soggiorno minimo di almeno 3 notti. Alla fine si è costretti a deviare dal percorso e andare a dormire a qualche km di distanza, oppure a snaturare le tappe.

Tra l'altro, il tracciato passa vicino ad alcuni punti interessanti (ad esempio: San Lorenzo), ma sceglie di non toccarli. Dato che è comunque un percorso arbitrario (sì, ok, c'è la leggenda del corpo di San Vigilio, e in teoria si ricalca il percorso che hanno fatto per portarlo a valle... ma è una premessa annullata già dall'esistenza delle varianti alto / basso.

Varianti che, secondo me, non aggiungono molto, e anzi creano confusione nella scelta: ogni volta ti chiedi "quale faccio?"

Lo sconsiglio anche a chi piace la parte sociale di un cammino, ovvero il trovare altre persone lungo il percorso e fare un pezzo di viaggio insieme. Almeno per adesso, sul San Vili potete escludere questa possibilità.

Fine!

Spero di aver fatto una buona sintesi, capace di far capire a grandi linee di che tipo di cammino si tratti... ma se non è così, chiedetemi pure!

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Cammini

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